domenica 20 gennaio 2013


16/01/2013 - Slow Food Italia - Proposte per le prossime elezioni


A poco più di un mese dalle prossime elezioni politiche e amministrative, Slow Food Italia presenta le proprie proposte. Non un’agenda, non un programma elettorale, non un sostegno a questo o a quel partito, ma una serie di idee, di evidenze per riaccendere l’attenzione su temi che rischiano di restare fuori dal dibattito elettorale. «Sono questi i problemi con cui ci confrontiamo tutti i giorni e di cui, a nostro avviso, è necessario discutere», spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. «Quando parliamo di politiche alimentari intendiamo misure e azioni condivise che coinvolgano ambiente, agricoltura, educazione, salute, giustizia e beni culturali, senza confini tra le diverse discipline». 

Un unico fil rouge, dunque, lega quelle che per l'Associazione sono oggi vere e proprie scelte di campo:

-       la salvaguardia del territorio e il recupero dei suoli agricoli abbandonati, fermando la cementificazione e riducendo così anche i rischi idrogeologici che minacciano il nostro Paese; il che significa anche rivedere i criteri di pianificazione urbanistica;

-       la difesa della legalità nei sistemi di produzione del cibo, lottando contro il caporalato, l’ingerenza della criminalità organizzata e le contraffazioni;

-       il sostegno a una Politica Agricola Comune (PAC) più attenta alla sostenibilità ambientale, che fornisca aiuti concreti ai giovani agricoltori e disponga di finanziamenti per la ricerca e l'innovazione;

-       Il no definitivo alla possibilità di coltivazioni geneticamente modificate in Italia, liberando tutta la filiera dalla presenza di Ogm, che sostengono un modello economico e produttivo antitetico al made in Italy;

-       la tutela delle risorse idriche del nostro Paese, realizzando davvero una gestione pubblica e partecipativa dell’acqua, come stabilito dal referendum del 2011;

-       l'adozione di precise scelte strategiche e formative che facilitino l’accesso delle nuove generazioni alla terra, rendendo l’attività agricola redditizia e attrattiva e semplificandone le norme fiscali;

-       la protezione della biodiversità, regolamentando la commercializzazione e gli scambi delle sementi tradizionali e proteggendo la proprietà intellettuale delle comunità contadine che le hanno sviluppate.
 

Tutti i punti del documento su www.slowfood.it - Fallo girare!
 

Quella di Slow Food Italia è dunque una campagna elettorale al contrario, come racconta ancora Burdese: «Siamo noi elettori che dobbiamo farci ascoltare dai candidati, non viceversa. Facciamo in modo che prendano in considerazione le nostre richieste e chiediamo loro di attuarle concretamente. Chiediamo ai soci e in generale ai cittadini che hanno a cuore il futuro del cibo di qualità di condividere con noi le loro proposte: insieme possiamo fare in modo che il prossimo Parlamento faccia la differenza in tema di politiche alimentari».


martedì 8 gennaio 2013

Momenti dolci




Momenti sereni


Momenti felici






Cuochi si diventa

Vincenzo D'Amato - chef del nostro ristorante con alcuni degli allievi del corso di cucina 2012

Il 15 gennaio 2013 inizia il nuovo corso "Cuochi di Diventa" presso Eataly Roma

Il nuovo anno


Il primo gennaio 2013 alle ore 9,30
La magia del pranzo di Natale 2012
Insalata di carciofi con formaggella di capra di Campoli Appennino e carpaccio di bufala


Vellutata di farro e tartufo nero



Lasagnetta di verdure invernali

Tacchinella farcita di prugne e mele con salsa al mosto cotto e riduzione di pomodoro
accompagnata da purè di patate e zucca

Insalata con frutta fresca e secca e farro soffiato
Terrina di cioccolato amaro con confettura di arance